Il ministero della salute fa fat shaming!

Quando l'estremismo arriva a livelli tali da voler negare la realtà possiamo essere sicuri che la fine si avvicina. Infatti a questo giro hanno accusato il ministero della salute di aver fatto "fat shaming".
Se non sai cosa sia non preoccuparti è un neologismo senza dignità né significato.

Il Ministero della salute fa fat shaming
Cosa sarebbe questo "fat shaming": offendere un obeso per la sua condizione. In poche parole.

Un giorno in America un ultra obeso si sveglia e decide di urlare al mondo che benché fosse pesante ormai trecento kg anche lui aveva una dignità e pigliarlo per i fondelli non faceva altro che farlo stare peggio. E fin qui il discorso ci sta pure... un po' di civiltà nel non vessare qualcuno dalla mattina alla sera ci vuole.

Poi sono arrivati gli estremisti, hanno capito fischi per fiaschi prendendo questo concetto e devastandolo e ridicolizzandolo fino a livelli paurosi. Infatti è concezione comune, nel mondo squilibrato degli estremisti, che chi afferma che pesare 400 kg prima o poi ti uccide è "fat shaming".

Si perché chi è grasso è bellissimo ma soprattutto sanissimo, e chi dice il contrario sta offendendo e sta mettendo il dubbio il fatto che lui possa esistere. Si, la mettono su quel piano: o sei grasso o sei morto, il dimagrire non esiste.

E così, dal basso di queste cretinate atomiche, ecco che cosa hanno sputato in faccia agli utenti di facebook le femministe estremiste nostrane:


Analizziamo punto per punto la cretinata detta:
"Altra immagine contenuta fra le locandine del piano nazionale di fertilità (manco fosse il quarto reich ), dove si descrive questa ragazza, forse un po' sovrappeso (forse eh), come se fosse malata (l'obesità è una malattia), gravemente obesa (è oggettivamente obesa). e se lei si piacesse così? (Non è il punto della questione)

da quando un ministero della salute può permettersi di alimentare grassofobia e body shaming in nome della fertilità? (Veramente sta facendo informazione) da quando un ministero della salute può permettersi di fare sentire le ragazze sovrappeso sbagliate? (Veramente parla dello stile di vita) allora è meglio il digiuno? (Strawman grosso come il monte Bianco, come se promuovere una dieta equilibrata e sano esercizio fosse "ammazzarsi a digiuni") e la spinta ad accettarsi per quello che si è? (ma accettare cosa).

Scusate i francesismi ma qua mi girano le scatole quindi ricapitoliamo:
1: Il ministero della salute sta parlando di salute. Spacciare la salute come "body shaming" vi mette sullo stesso piano di wanna marchi e state facendo casino unicamente per fare il vittimismo, nel quale vi crogiolate peggio di un porco nel fango.

2: La ragazza è obesa e su questo non ci piove. Se vedete lei "leggermente sovrappeso" immagino abbiate preso un po' troppo sul serio la moda americana e abbiate messo su un po' troppo lardo.

3: L'obesità è un fattore di rischio per la salute. Le principali cause di morte al mondo sono dovute a complicazioni dovute all'obesità. Avete voglia voi a urlare "stop fat scemi", che gli unici scemi qui son quelli che sparano 'ste cretinate.
Volete negare i dati di fatto? Create una setta della dove il dio grasso vi rende invincibili. Ci stanno quelli del sacro cavolo d'argento che vi fanno compagnia. Però smettetela di spacciare queste panzane come qualcosa di anche lontanamente logico o peggio scientifico.

4: Non è bella nemmeno per sbaglio. Tolti quelli che hanno certi gusti, il troppo grasso rovina tutto, anche fisici e visi bellissimi. Punto. E pure le obese del "body positivity" concordano con me: loro pretendono di "essere accettate per come sono" ma alla domanda se frequenterebbero un obeso hanno candidamente risposto "no".

5: Per non essere obesi non è assolutamente vero che bisogna fare la fame. Anzi, fare la fame è addirittura controproducente per il dimagrimento e mantenimento del peso forma. E si, il peso forma tiene conto del "tipo di corporatura" e delle eventuali "ossa grosse", che non arriveranno mai ad avere un diametro di mezzo metro.
Sostenere il contrario è pura propaganda e terrorismo mediatico.