La criminalizzazione dei gusti maschili
Ultimamente il femminismo estremista sta esagerando parecchio con la demonizzazione del genere maschile, fra manspreading e mansplaining le cretinate si stanno facendo sempre più persecutorie e repressive ai danni degli uomini, nonostante siano cose fatte anche da donne. Quello di cui voglio discutere è la continua e ormai distruttiva criminalizzazione dei gusti maschili riguardo le donne:
Una cosa è lecita, l'altra no. Tutto perché i gusti maschili sono stati criminalizzati.
I maschi non possono avere gusti, devono reprimerli e non dire nulla, altrimenti è sessista.
Specialmente con le ragazze grasse. Guai a dire che le ragazze grasse non ti piacciono! Porco misogino superficiale!
Poi però ascolti le donne parlare dei loro "standard" e si scoperchia il vaso di pandora: "ah, i nani! Perché i nani fanno figli? Come osa quel nano rivolgermi la parola? Detesto i nani carini, che spreco!"
Il nano è l'uomo che non supera il metro e ottanta di altezza, o più in generale non supera di almeno 10 centimetri la ragazza che "esprime i suoi gusti".
La questione "ragazzi bassi" è stata discussa in ogni dove e le interviste d'orrore con numerose ragazze che parlano di ragazzi come se fossero oggetti si sprecano.
Vogliamo parlare della discriminazione di quelli che "ce l'hanno piccolo"?
Si tratta di un andazzo divisivo che va avanti da tantissimo tempo e che ormai è stato accettato come "cosa buona e giusta" da tantissimi. Media, giornalisti e gente comune. Ma non posso fare a meno di sottolineare come la cosa sia ovviamente grottesca e sessista.
Esempio: la pubblicità.
Nelle pubblicità mettono spessissimo una bella donna, serve per attirare l'attenzione del pubblico che passando, sfogliando una rivista o guardando la televisione per rifilargli il messaggio pubblicitario.
Esempio: la pubblicità.
Nelle pubblicità mettono spessissimo una bella donna, serve per attirare l'attenzione del pubblico che passando, sfogliando una rivista o guardando la televisione per rifilargli il messaggio pubblicitario.
Ovviamente il tutto è stato descritto nel peggiore dei modi: oggettificazione, sfruttamento della donna e chi più ne ha più ne metta: ne inventano una ogni giorno.
A voler rigirare la frittata direi che non è giusto venir bombardati tutti i giorni dalle "signorine" per spillarci soldi. Sul serio alla fine è un continuo e perpetuo martellamento e il 99% della popolazione maschile non se le sogna nemmeno quelle modelle.
Però veniamo discriminati ugualmente, due volte.
Però non volevo concentrarmi su questo, che è comunque un buon punto ma non è il perno della questione. La questione è la differenza di trattamento, e la possiamo vedere ora che le pubblicità rivolte alle donne sono fioccate e sono diventate tantissime:
Modelli palestrati con un fisico assurdo, visi che dicono siano bellissimi, fisici che se non ti dopi nemmeno a pregare Gesù bambino, tutto per attirare l'attenzione delle donne che poi notano il messaggio pubblicitario. Esattamente come gli uomini.
Ecco, non c'è niente di male!
Ecco, non c'è niente di male!
Parole loro ovviamente: le donne si rifanno gli occhi, gli uomini sono orchi.
Non mi invento nulla:
"Perché quello femminile è innocente desiderio, quello maschile è maschilismo, stu*ro, oggettificazione".
Una cosa è lecita, l'altra no. Tutto perché i gusti maschili sono stati criminalizzati.
I maschi non possono avere gusti, devono reprimerli e non dire nulla, altrimenti è sessista.
Specialmente con le ragazze grasse. Guai a dire che le ragazze grasse non ti piacciono! Porco misogino superficiale!
Poi però ascolti le donne parlare dei loro "standard" e si scoperchia il vaso di pandora: "ah, i nani! Perché i nani fanno figli? Come osa quel nano rivolgermi la parola? Detesto i nani carini, che spreco!"
Il nano è l'uomo che non supera il metro e ottanta di altezza, o più in generale non supera di almeno 10 centimetri la ragazza che "esprime i suoi gusti".
La questione "ragazzi bassi" è stata discussa in ogni dove e le interviste d'orrore con numerose ragazze che parlano di ragazzi come se fossero oggetti si sprecano.
Ma tutto questo è normale. Sono ragazze il loro è solamente "innocente desiderio" no?
Mica come gli uomini! Gli uomini sono tutti violentatori!
Vogliamo parlare della discriminazione di quelli che "ce l'hanno piccolo"?
Certe volte son venuto a sapere perfino io che Tizio ce l'ha piccolo dopo che è stato mollato lì come fosse un sacchetto della spazzatura dalla donzella "delusa". Marchiato a fuoco con l'onta della vergogna e sbandierato ai quattro venti.
Un vero e proprio girone infernale. Ma tanto è uomo chi se ne frega.
Finché ci sarà questo doppiopesismo ci sarà disparità.
Finché ci sarà questo doppiopesismo ci sarà disparità.
Ma si sa come va il mondo: dividi et impera.